YAGATE
Titolo | YAGATE |
Titolo originale | やがて君になる Yagate kimi ni naru (lett. “Infine diventerò te”) |
Genere | Drammatico, Sentimentale, Scolastico, Yuri |
Durata | 13 episodi (25 min.) |
Anno | 2018 |
Regia | Makoto Kato |
Soggetto | Nio Nakatani (Manga) |
Sceneggiatura | Jukki Hanada |
Character design | Hiroaki Goda |
Musiche | Michiru Oshima |
Una produzione | Troyca |
In breve | Yu non sa come comportarsi con un amico innamorato di lei. Quando decide di entrare a far parte del consiglio studentesco, assiste senza volerlo a un’imbarazzante dichiarazione d’amore rivolta da un compagno di scuola alla senpai Nanami. Yu rimane colpita dai modi gentili con cui Nanami declina l’offerta. A quanto pare la senpai non è interessata all’amore, o forse non si sente attratta dai ragazzi. |
![]() La serie sembra somatizzare la condizione esistenziale della sua protagonista. A partire dai colori evanescenti e da una dominante staticità derivante dalla forte componente introspettiva. Yu distesa a letto, che fissa il soffitto o il planetario regalatole da Nanami o che scorre pensierosa i messaggi del cellulare. Il suo corrispettivo maschile, Seiji Maki del consiglio studentesco, che guarda fuori dalla finestra della scuola, con la curiosità di uno spettatore esterno, le storie d’amore dei suoi coetanei. Non mancano i cliché scolastici, come i preparativi per il festival culturale, ma sono del tutto assenti i momenti di leggerezza. Si inseriscono piuttosto nell’incerta e piatta routine di tutti i giorni. Siamo lontani dalla commedia dai risvolti sentimentali alla Toradora!, o dagli abissi della disillusione di Scum’s Wish. Yagate non ha tinte forti, ma sempre tenui. Potremmo dire che è uno yuri molto soft. Ma è soft in tutti quei generi e sottogeneri individuabili nella serie. Tuttavia ci sono anche personaggi che si lasciano trasportare dalle proprie emozioni, ma si devono scontrare con un partner che tende a ridimensionare il loro rapporto. L’insegnante considera la convivenza con la barista alla pari di una frequentazione appena avviata. I pensieri di Yu sulla sua pseudorelazione con Nanami si riassumono così: non siamo insieme. Ti sto vicina perché me lo chiedi e non ho di meglio da fare. Tutto sommato non mi dispiace limonare con te. A un certo punto si scopre anche una terza incomoda, che in realtà non destabilizza la coppia e soffoca i propri sentimenti. In caso contrario, avrebbe probabilmente rotto gli equilibri, col rischio di far scendere (metaforicamente) Yu dal letto e movimentare le vicende. In linea con lo spirito della serie, la nostra accoglienza di Yagate è tiepida. Se è apprezzabile l’intenzione di mettere in scena personaggi e dinamiche psicologiche più sfaccettati, allo stesso tempo non riusciamo completamente ad affezionarci e a empatizzare con i profili umani che ne escono fuori. |
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Punti di forza | Si eleva decisamente dalla qualità media degli yuri, offrendo uno sguardo profondo sull’intimità di personaggi estranei a facili classificazioni. Buoni punti di riflessione sull’incertezza dei sentimenti e le dinamiche di coppia. |
Punti di debolezza | L’approfondimento psicologico non riesce a dare mordente alla serie né spessore ai personaggi. Si sente la mancanza di un sovvertimento narrativo. |
Visione del mondo | È davvero difficile essere se stessi o capire i propri sentimenti |
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