SCHOOL DAYS
Titolo | SCHOOL DAYS |
Titolo originale | スクールデイズ Sukūru Deizu |
Genere | Drammatico, Scolastico, Harem, Psicologico |
Durata | 12 episodi (25 min.) + 2 OAV |
Anno | 2007 (it. inedito) |
Regia | Keitaro Motonaga |
Soggetto | Overflow (visual novel) |
Sceneggiatura | Makoto Uezu |
Character design | Junji Goto |
Musiche | Kaoru Okubo |
Una produzione | TNK |
In breve | Makoto è un bravissimo ragazzo, innamorato di Kotonoha. Lui ha una fretta incontenibile di provare certe esperienze, mentre la ragazza preferisce andarci piano. Fortunatamente, per sfogare la propria irrequietezza giovanile, Makoto può contare su una buona amica come Sekai. |
![]() Grazie a Sekai, i due piccioncini si conoscono, si piacciono e si mettono insieme. Tutto risolto in un paio di puntate, quindi? Manco per idea: la coppia non potrebbe essere peggio assortita. Makoto, infatti, è un morto di f… ame sessuale che brucia dall’impazienza di possedere carnalmente Kotonoha. D’altro canto, lei appare un po’ freddina, da quel punto di vista. Non che sia disinteressata al sesso, per carità. Il fatto è che lo concepisce in un’ottica eccessivamente romantica e idealizzata. E sogna di vivere la sua prima volta con fantasie degne di Emily Brontë. La situazione rende il povero Makoto sempre più nervoso e insofferente. E Sekai, da buona amica della coppia, chiaramente si preoccupa. E perciò propone a Makoto di prendere lezioni di linguaggio corporeo da lei, per insegnargli ad essere un buon fidanzato e indurre Kotonoha a sciogliersi un po’. Lui, superate le prime perplessità, accetta con entusiasmo. Il guaio è che poi i due si spingeranno un po’ troppo oltre. Intanto, la voglia di apprendimento di Makoto si è scatenata a 360 gradi: e adesso, chi lo ferma più? Tratto da una visual novel rientrante nei canoni dell’eroge, School Days segue nell’adattamento animato uno dei tanti possibili finali a disposizione del giocatore. Forse uno dei più grotteschi e insensati, ma comunque in linea con la vena trash che caratterizza l’intera serie. Sulle prime, qualche eroico (o ingenuo) spettatore può pure prendere questo prodotto sul serio. E magari apprezzare l’esplorazione della sessualità, di fatto messa tra parentesi negli scolastici tradizionali. Dove i protagonisti sono il più delle volte succubi di inibizioni dal sapore quasi surreale. Anche School Days diventa surreale, sebbene in un senso completamente opposto. Da un certo punto in avanti, la trama – o almeno, una parvenza degna di questo nome – non esiste più. I personaggi perdono qualsiasi credibilità e acquistano contorni caricaturali. Il protagonista ormai assume in maniera irreversibile il ruolo dello squallido deficiente, il che gli si addice alla perfezione. Si arriva (con infinita pazienza) alla fine, solo per capire fino a che punto può spingersi tale pagliacciata. Una curiosità che, col senno di poi, si sarebbe anche potuto fare a meno di levarci. |
Punti di forza | Se proprio vogliamo trovarne, la prospettiva un po’ diversa dal solito con la quale sono affrontate le dinamiche relazionali tra i protagonisti adolescenti. |
Punti di debolezza | Trama insulsa come poche, personaggi di cartone, grafica dimenticabile. |
Visione del mondo | La dipendenza dal sesso nuoce gravemente alla salute (fisica e mentale) propria e altrui. |
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