KOKORO CONNECT
Titolo | KOKORO CONNECT |
Titolo originale | ココロコネクト Kokoro Konekuto |
Genere | Commedia drammatica, Scolastico, Sentimentale, Soprannaturale |
Durata | 13 episodi + 4 speciali conclusivi (24 min.) |
Anno | 2012 (it. inedito) |
Regia | Shin Onuma, Shinya Kawatsura |
Soggetto | Sadanatsu Anda (light novel illustrate da Shiromizakana) |
Sceneggiatura | Fumihiko Shimo |
Character design | Shiromizakana (originale), Toshifumi Akai |
Musiche | Yasuhiro Misawa |
Una produzione | Silver Link |
In breve | Cinque liceali membri dello stesso club sono costretti a subire esperienze paranormali. Ciò li porterà, loro malgrado, ad esplorare a fondo i recessi più intimi della propria anima. E a comprendersi meglio gli uni con gli altri. |
Punti di forza | Scorrevole, interessante, godibile: un anime piacevole che ripete ciclicamente la stessa formula senza stancare mai. Poco per volta, si finisce con l’affezionarsi ai protagonisti e alle loro storie. |
Punti di debolezza | Manca un’adeguata caratterizzazione iniziale dei personaggi: si parte subito in quarta senza un minimo di contestualizzazione. La sceneggiatura dei primi episodi tenta macchinosamente di risolvere il problema, ma la cura è peggio del male. |
Visione del mondo | Non ci si deve illudere di riuscire a fare tutto da soli e neppure dipendere integralmente dagli altri: bisogna affrontare le battaglie della vita combattendo fianco a fianco insieme agli altri. |
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KOKORO CONNECT, O LE INTERMITTENZE DEL CUORE
All’inizio può essere preso per uno dei molti scolastici di oggigiorno incentrati sulla vita di club. Ma già alla fine del primo episodio, l’impressione si rivela inesatta. E Kokoro Connect svela ben presto (forse troppo presto?) le sue carte. Una commedia agrodolce sospesa tra il sentimentale e il soprannaturale.
Protagonisti due ragazzi e tre ragazze, membri dello stesso circolo culturale. Tutto procede con l’apparente indolenza e staticità talvolta rimproverata al sottogenere club life. Ma ecco l’imprevisto: l’insegnante responsabile del club viene posseduto da una misteriosa entità dotata di poteri magici. Come ciò sia potuto accadere, non è chiaro. Il punto però è un altro: Fuuzen Kazura (lo spirito che si è impadronito del corpo del professore) intende sottoporre i cinque a una serie di prove. Dice di trovarli soggetti interessanti e di voler osservare le loro reazioni al solo scopo di divertirsi sulla loro pelle.
Nella prima minisaga di Kokoro Connect (corrispondente alla prima prova da superare) i nostri eroi si troveranno a scambiarsi vicendevolmente i corpi. Alla Your Name, per intenderci. Ma in cinque la cosa si fa un po’ più complicata. Di prova in prova (e di minisaga in minisaga) Taichi, Iori, Inaba, Yui e Aoki impareranno a conoscersi e a conoscere gli altri componenti del circolo. Si scopriranno gli altarini, salteranno fuori insospettabili scheletri dall’armadio. Fioccheranno equivoci ed incomprensioni. Le verità da affrontare a volte saranno proprio difficili da mandare giù. E spesso comporteranno momenti di debolezza e di sconforto tali da minare il proprio equilibrio mentale. La posta in gioco sarà sempre la stessa: affrontare le sfide che marcano il passaggio dall’adolescenza all’età adulta. E soprattutto, riuscirci rimanendo uniti come gruppo.
L’amicizia, vero fulcro di Kokoro Connect
Se del quintetto di Toradora! passano quasi in secondo piano i rapporti che legano Ryuji a Yusaku o Taiga a Minori, in Kokoro Connect è l’amicizia a interpretare la parte del leone. Niente paura: chi cerca il romance ne troverà a piene mani. Ma non è un romance alla Clannad con un ragazzo circondato da fanciulle slegate le une alle altre e un’altra presenza maschile nel ruolo di mera spalla comica. C’è l’innamorato non (ancora?) ricambiato, il ragazzo indeciso, la terza incomoda, è vero. Però, prima di tutto, c’è una squadra ben affiatata di personaggi che si vogliono bene.
Kokoro Connect riesce a raggiungere gli obiettivi che si prefigge, e per questo resta un prodotto ben confezionato. Parte con qualche strappo al motore, e finalmente si incanala sulla giusta rotta verso il quinto o sesto episodio. Molti apprezzeranno l’entrare subito nel vivo della trama. A noi pare che un minimo di presentazione iniziale dei personaggi non avrebbe guastato. Sulle prime, infatti, la sceneggiatura zoppica e non riesce a delineare al meglio i tratti caratteriali dei protagonisti. Deve ingegnarsi con espedienti un pochino patetici (vedi la passione di Taichi per il wrestling) nello sforzo disperato di riempire contenitori altrimenti vuoti. Poi, pian piano, i cinque si prendono il disturbo di farsi conoscere dagli spettatori, e la faccenda diventa interessante.
In sintesi, Kokoro Connect resta uno dei più gradevoli (e scorrevoli) school life che ci sia capitato di visionare negli ultimi tempi. E poi, diciamocelo: noi della vecchia guardia a volte ci troviamo spaesati, con questi anime recenti dove il protagonista maschile è sempre una specie di hikikomori/NEET cinico/disincantato/demotivato. Finalmente, un bel bietolone di quelli che andavano di moda negli anni 80 e 90. Non particolarmente sveglio, ma senz’altro un bravo ragazzo, di ottimi sentimenti, con un’innamorata nel cuore. Al contrario, Inaba ci piace perché è un personaggio femminile veramente moderno, interessante, fuori dai soliti schemi. Anche solo per la nostra vicepresidentessa preferita, la serie meriterebbe ampiamente una possibilità.